il diario di Annapaola L’altra metà del cielo

Un cambiamento importante rispetto all’anno scorso c’è, purtroppo, non c’è più Shugifà, l’unica ragazza degli aspiranti sciatori afgani. Gli studi l’hanno portata in un’altra città e non sarà più dei nostri. Il reclutamento era compito della guida locale Malang, la “vecchia volpe” che ci accompagna e segue tutta la logistica. Fin dall’inizio la nostra richiesta è stata di avere almeno una presenza femminile ben sapendo che sarebbe stato difficile e infatti quest’anno non è riuscito a trovare ragazze. 

Ho parlato a lungo con Azim anche su che cosa pensa del burqa. Ad Ishkashim vediamo poche donne in giro al mercato, e le poche che vediamo hanno il burqa azzurro. Azim spiega che appartegono alla religione mussulmana sunnita, diverso è invece per le donne Sciite e ancor più per le donne Ismailite, che però non abbiamo visto ne in città ne nella guesthouse.

Azim è Ismailita, si è appena sposato con una cerimonia di tre giorni, il primo passato a casa della sposa, dal secondo a casa dello sposo. Ci racconta che la cosa è molto impegnativa per lo sposo, anche dal punto di vista economico, perché deve anche provvedere a regalare dei gioielli alla sposa e i vestiti a tutta la sua famiglia. Lui voleva comperarsi una macchina per il suo lavoro, ma il matrimonio gli ha succhiato tutte le risorse, però è felice e ci mostra con piacere le foto della cerimonia. La sposa è in bianco e bellissima, è un’insegnate d’inglese ma vuole continuare gli studi per un lavoro più remunerativo, in qualche ufficio.

Chiedo delle condizioni lavorative delle donne e mi dice che sempre più possono accedere al mondo del lavoro, ma capisco che ciò riguarda solo una piccola parte e che il lavoro è limitato agli ambiti educativo e amministrativo, ossia impiegata in qualche ufficio, anche se noi non ne abbiamo viste. In altri settori è molto difficile, ancor più se legati allo sport, che qui pare ancora proibito alle donne. Poi, proibito per alcuni, qui la legge non è uguale per tutti e soprattutto per tutte. In alcune aree la legge pare essere una mutevole opinione, al contrario invece la burocrazia è ferrea.  Da una parte sembra ci tengano a trasmettere l’immagine di un paese in cambiamento è bene che sia un vanto nazionale la prima donna afgana, Hanifa Yousoufi di 24 anni, in vetta al  monte Noshak, raggiunto il 10 agosto 2018, dall’altra pensi alla vicenda della squadra nazionale femminile  di ciclismo dell’Afghanistan cui hanno danneggiato le bici in quanto donne, impedendo loro di partecipare alle qualificazioni  per le olimpiadi. 

Ma Azim insiste sull’importanza di coinvolgere anche le ragazze nel nostro progetto, e noi condividiamo in pieno. E’ consapevole che non sarà facile, anche perché, dice, qui nel Wakhan le ragazze non sono così emancipate come nel Bamyan, ma soprattutto è fondamentale il consenso delle famiglie. Una ragazza sola non avrà mai il consenso della famiglia, ma un gruppetto forse si e  insiste per provarci. 

E sull’argomento torna ancora in un sentito messaggio trasmesso a conclusione dell’esperienza.

Hallo Cristiano, thanks again for your help and supporting us. In my this training was very very useful, we learned a lot this time, all the students learned skiing and the instructors will tell you, also the place was better then last year, the snow was good too, this time. The tourism department, and the culture information also too happy from the project, they want to improve this project  in the future for youth people, and also they want this project for females also. Especially myself very satisfied from this project in the Wakhan corridors. Thanks again for your help. Warm regard, Azim.

La cosa si fa davvero impegnativa, aiuto!!! Ma le chances per un futuro di pace in Afghanistan saranno maggiori con il contributo dell’altra metà del cielo, quella che finora è stata soffocata sotto un telo azzurro, dentro una casa buia, lontana dalle scuole. Ma evidentemente questo non basta a fermare le donne, che se appena colgono una possibilità, chi le ferma!!! E magari si smetterà di giocare con i fucili!

Annap – Khorog, 15 marzo 2020