Dall’idea alla realtà

Siamo a meno di un mese dalla partenza e l’entusiasmo è alto per tutti i componenti della prima Spedizione di questo progetto umanitario: Le nevi del Wakhan.

L’inizio è stato duro anche perché le notizie che avevamo erano, e sono, veramente poche ma non ci abbattiamo per così poco, ci tiriamo su le maniche e .. via!

L’idea è partita dal nostro Direttore della Scuola, Cristiano che l’anno scorso é stato in Afghanistan con un suo caro amico, Pavel Bem, per scalare il Noshaq mt. 7492, la cima più alta dell’Afghanistan,  situata nella valle del Wakhan. Nel corso del viaggio é nata l’idea di formare delle guide locali tramite le quali far crescere il germe del turismo invernale in un territorio particolarmente predisposto per la pratica dello sci. In realtà l’idea non é nuova, ma arriva da lontano, dalla Aga Khan Fundation e da quel Ferdinando Rollando, guida alpina nata in pianura, definito il Mullah dello sci, che ha saputo raccogliere la sfida, ma non é riuscito a portare a pieno compimento la visione per colpa di una valanga che lo ha travolto sul Bianco nel 2014.

Un idea con l’intento di emancipare una regione povera, in guerra da oltre 50 anni, facendo leva su un turismo sostenibile, un turismo basato sulle montagne, sulla neve che non manca in quelle regioni e sulla sostenibilità di un attività povera, ma allo stesso tempo in crescita, come lo sci alpinismo. Ma per sviluppare un turismo di questo genere, é necessario saper sciare e avere delle nozioni di base sulla sicurezza in ambiente innevato, visto che le valanghe sono la prima causa di decesso nella zona! Su queste basi é attecchita l’idea, chi meglio di una scuola di sci alpinismo per formare le guide locali?

Le nevi del Wakhan è un progetto ad ampio respiro, condiviso dall’organico per festeggiare un qualcosa di importante, come i 50 anni della Scuola di Sci Alpinismo Renzo Giuliani. Un progetto che durerà 3 anni, nel corso dei quali abbiamo intenzione di formare almeno una decina di guide locali e fornire loro i rudimenti necessari per sciare in sicurezza oltre che il materiale necessario. Intanto, in questo primo viaggio, partiamo con l’obiettivo di stringere i contatti con cinque potenziali future guide.., andiamo per gradi!

Siamo a meno di 30 giorni dalla partenza…

Ma torniamo con la mente a qualche mese fa. Proprio da Cristiano otteniamo le prime notizie su come muoversi e raggiungere l’entrata della valle del Wakhan. Voi vi domanderete, perché l’Afghanistan? un paese in guerra e pericoloso!

Perché la valle Wakhan  è una valle tranquilla, selvaggia e affascinante. É spesso definita il Piccolo Pamir, con molte cime inviolate e un popolo di pastori nomadi.

Certo non faremo scalo a Kabul ma entreremo dal Tagikistan, ex stato della Repubblica Sociale Sovietica, con scalo a Dushanbe, la capitale, per poi proseguire con una jeep per la famosa Pamir Highway, una strada dal nome leggendario, dove si raccontano le grandi avventure con panorami mozzafiato, fino a Khorog ( 13 ore di viaggio). Qui ci fermeremo un paio di giorni per ottenere i visti di entrata in Afghanistan, far provviste sia per noi che per i 5 componenti che andremo ad istruire.

Facile direte! Ma di facile non c’è nulla. Fin dall’inizio ci siamo divisi i vari compiti per questo progetto. Ma chi siamo?

Igino Castellani (Istruttore e componente) si é preso carico dei biglietti, i visti e del trasporto via terra in loco. Sì però non è facile contattare qualcuno del luogo perché parlano russo, e chi lo sa? Per fortuna tra le tante mie conoscenze ho un amico antropologo, Cristian Vignali, che parla russo e che alcuni anni fa, fatalità vuole, abbia fatto un viaggio escursionistico proprio nella valle del Wakhan! Lo abbiamo contattato e si rende subito disponibilissimo, ed esegue la telefonata per conto nostro. Per i visti è stato più macchinoso, però alla fine Igino, con la sua perseveranza, ha risolto e ottenuto il necessario.

Michele Zanoncelli (Istruttore e componente) ha svolto le ricerca in internet per trovare persone che con conoscenza diretta di questa regione sconosciuta. In questo modo siamo ora in contatto con Anna Torretta, Guida Alpina di Torino, che ha dato varie info di prima mano sul Wakhan. Inoltre Michele si è impegnato nella ricerca dei medicinali necessari per il viaggio, come da prescrizione medica!). Ringraziamo la Dott.ssa Cecilia Morosini della Farmacia San Rocco di Pescantina che ci sta supportando con la donazione dei medicinali necessari!

Io (Istruttore e componente) seguo le sponsorizzazioni. Anche questo compito non è stato affatto facile, chiedere alle aziende materiale su un progetto ancora un po’ vago e con notevoli incertezze è stato difficile, alcune aziende contattate hanno negato il loro contributo perché i bagdet erano finiti, ma per fortuna altre hanno creduto in noi ed hanno aderito.

Giorgio Bonafini (Istruttore e componente), entrato all’ultimo momento nel team in partenza, è molto impegnato con il lavoro e non riesce a darci una mano … ma lo faremo lavorare là!!!! 

 

A questo punto mi sento in dovere di ringraziare i molti che hanno lavorato e stanno lavorando dietro le quinte al fine di riuscire a far realmente parti il progetto.

Innanzitutto partiamo con gli sponsor che hanno fornito un supporto fondamentale.

  • Pomoca ci ha donato le pelli di foca
  • CMP di Bassano ci ha forniti l’abbigliamento, compreso pantaloni, pile e guanti
  • Il negozio sportivo Tournover ci ha fornito gli scarponi da scialpinismo e altro materiale;
  • Princycles, negozio sportivo, ci ha fornito 3 set Artva, sci completi di attacco e inoltre si é preso l’incarico della sistemazione del materiale da scialpinismo donato;
  • Farmacia San Rocco di pescantina, ci ha donato i farmaci di primo soccorso;
  • Non ultima, la Sezione CAI Cesare Battisti di Verona, che sempre crede nella Scuola e nei suoi progetti!

In molti, come accennato, si sono prodigati per la riuscita del progetto Le nevi del Wakhan. Fin da ora sono sicura che avrò dimenticato qualcuno, ma spero non se la prendano! Nomino solo i primi che mi vengono in mente.

Cristiano (Direttore della Scuola) ci ha aiutato moltissimo per quando riguarda il recupero di cartine della zona che andremo ad esplorare, l’appoggio e le moltissime informazioni sul progetto per non parlare poi per le continue richieste da parte di molti… credo che non veda l’ora che partiamo per essere un attimo più tranquillo!!! 

Marco (Istruttore) che si è attivato per creare il sito “WakhanProject.org”, e tutto quello che riguarda la gestione e aggiornamento del sito, complimenti !!! 

Alessandro Camagna (socio Cai) si é prodigato ed è riuscito ad inserirci nel Verona Mountain Film Festival. Un grazie va anche a Roberto Gualdi (organizzatore Verona Film Festival) assieme a Laura di Santo (l’anima del Festival).

I corsisti del SA1 2019 si stanno attivando per la divulgazione del nostro Progetto e stanno studiando attività future il cui ricavato lo devolveranno al progetto Wakhan.

Infine molti istruttori e tanti altri soci Cai, hanno devoluto materiale per poter proseguire in questo progetto nato a festeggiare il 50^ della Scuola di Sci Alpinismo Renzo Giuliani. Non li cito espressamente, ma loro si riconoscono. Grazie.

Molte altre persone hanno offerto materiale che per il momento abbiamo dovuto gentilmente rifiutare, in attesa di rientrare da questo primo viaggio formativo e comprendere bene cosa realmente serve. Vi faremo sapere!

Giuliana